Come smettere di giudicare se stessi e gli altri e vivere meglio

Ti è mai capitato di giudicare o di essere giudicato? 
Fa parte del quotidiano di ognuno di noi. Ed è del tutto normale. 

Nonostante giudicare sia un’attività che svolgiamo con notevole frequenza, di contro essere giudicati risulta essere una delle cose che le persone temono di più. Ci avevi mai fatto caso? 

Giudicare, soprattutto se in negativo, è una potente forma di difesa: permette infatti di “demolire” l’altra persona o l’oggetto, rendendo più tollerabili il confronto e la gelosia nei suoi confronti. Tuttavia, uno stile di vita impostato su una tecnica come questa è logorante, sfiancante e non ti consente di mettere in luce il meglio di te. 
Per non parlare del fatto che, quando sei tu ad essere giudicato, ti senti a disagio, nervoso, indifeso. 

Come fare dunque per liberarsi dell’abitudine al giudizio?
Suona strano, vero? Eppure si tratta proprio di un’abitudine e, come tale, è possibile esercitarsi per abbandonarla e sostituirla con un modo di fare più funzionale e teso al benessere tuo e di chi ti sta intorno. 

Per arrivare ad esercitare la mia professione con serietà, passione e profitto sono stata formata al non-giudizio, uno dei capisaldi del mio pensiero, ed è proprio per questo che posso assicurarti che è realmente possibile svincolarsi da un tale infruttuoso meccanismo.
Ecco come puoi fare: 

1) NOTA QUANDO GIUDICHI
Che sia rivolto a te stesso o agli altri, prova a notare il momento in cui esprimi un giudizio: con chi sei? Di cosa si sta parlando? Quale emozione provi? Quali sono le parole che utilizzi per esprimerlo?

2) RIFLETTI SULL’UTILITÀ DEL GIUDIZIO
Quanto è utile (e a chi) il giudizio che vuoi esprimere? È costruttivo? Oppure è piuttosto teso a fare del male? 
Per capire meglio tutto questo, è fondamentale sentire quali emozioni sono coinvolte. Il tuo giudizio, infatti, cambia sfumatura in base all’emozione che ti spinge a pronunciarlo (rabbia, delusione, tristezza, gioia, euforia..).

3) ATTIVA L’EMPATIA
Si fa un gran parlare dell’empatia, ma praticarla non è da tutti. Mettersi nei panni di un’altra persona richiede impegno ed è faticoso, ma tu puoi farcela. Chiudi gli occhi, prendi un profondo respiro e domandati: Come mi sentirei se fossi il destinatario del mio stesso giudizio?

4) CONCENTRATI SUL POSITIVO
Blocca i commenti negativi e concentrai su quelli positivi. 

Non sarà immediato, ci vorrà tempo: dopo tutto, sei abituato al giudizio da tutta la vita. Sii paziente con te stesso e datti l’opportunità di vedere da un altro punto di vista. 

Tieni presente che giudicare ed essere giudicato vanno di pari passo: questo vuol dire che, una volta che avrai imparato a giudicare di meno (o addirittura per niente), i giudizi degli altri perderanno automaticamente il potere di ferirti.

Non mi resta che augurarti buon lavoro su te stesso e non dimenticare di raccontarmi, con un messaggio o un commento a questo articolo, com’è andata.

In bocca al lupo!
Sara Sirianni 


Contattami per una consulenza


Dott.ssa Sara Sirianni

Psicologa Clinica specializzata nel trattamento delle diverse forme di Ansia, Panico e Disturbi del Comportamento Alimentare.
Mi occupo di far emergere le persone dalla sofferenza.

Telefono e Whatsapp: 3495033670
E-mail: info@psicologainazione.it